Locanda
La mattina dopo Gnok torna alla taverna del porco sospirante e guardando il caos nella grande sala chiede: "Stanotte cos'è successo qui?"
Immagino io vi debba delle spiegazioni, Arandor, il mio signore è membro dell'illustre famiglia Vorzhul ,purtroppo la famiglia ha visto giorni migliori, e ora i trova avvolta in un velo di disgrazia. Stiamo cercando di recuperare un cimelio di famiglia, noto come Armonia del Vuoto Etereo, un artefatto che si tramanda come eredità al primogenito da innumerevoli generazioni. Il mio signore, vi invita al sul castello, situato a due giorni di marcia da questo luogo, oltrepassando la Foresta dei Miraggi Silenti, Là, sarà lieto di soddisfare la vostra curiosità."
Interviene Borin Grizzlebeard: "Bene, ora che vi siete raccontati le vostre fregnacce andate fuori di qui che avete fatto più danni di draw a cavallo di un terrasque"
Dopo aver preparato i vostri bagagli uscite dalla locanda e andate verso la piazza del villaggio.
Villaggio
La piazza del villaggio dopo la nevicata della notte precedente è tranquilla e silenziosa, avvolta in un manto bianco che ammorbidisce i contorni e i suoni.
La fontana al centro della piazza, solitamente vivace e scintillante, ora è in parte congelata. I suoi motivi di draghi e creature mitologiche sono ricoperti di neve, con solo qualche dettaglio che emerge, come se fossero addormentati sotto il freddo inverno. L'acqua scorre più lentamente, con piccoli ruscelli che si fanno strada tra il ghiaccio e la neve.
Le botteghe sono quasi tutte chiuse, l'unica con la porta semiaperta è quella del fabbro da cui si intravede la luce dell'incudine. Il fabbro lavora con meno frenesia, forse riparando strumenti o creando piccoli oggetti utili per l'inverno.
I banchi del mercato sono ridotti, con solo alcuni mercanti coraggiosi che espongono i loro prodotti. Coperte e vestiti pesanti sono ora più richiesti, così come cibi caldi e bevande fumanti.
Dei bambini vi indicano incuriositi e intimoriti allo stesso tempo da questa strana compagnia
Foresta dei miraggi silenti
Arrivate alle porte della foresta dove regna un'atmosfera di pace e solennità.
Gli alberi, imponenti e maestosi, si innalzano con i loro rami e le loro fronde coperte da uno strato di neve fresca che attenua ogni suono.
Il terreno è un tappeto bianco e soffice che ammortizza ogni passo.
Camminando attraverso la foresta, i vostri piedi affondano silenziosamente, lasciando dietro di voi una scia di impronte profonde. La neve si accumula anche sui rami più piccoli, facendoli piegare delicatamente.
Il cielo sopra la foresta è di un grigio pallido, con la luce che filtra tra gli alberi creando un effetto diffuso e soffuso. I raggi del sole, quando riescono a penetrare, fanno brillare la neve, creando scintillii e riflessi che aggiungono un tocco di magia all'ambiente.
Nonostante il silenzio predominante, i suoni naturali del bosco sono ancora presenti, sebbene ovattati. Il fruscio leggero di un animale che si muove sotto la neve, il distante cinguettio di un uccello, il raro scricchiolio di un ramo sotto il peso della neve.