La fine dell'Underdark
Risoluti nel mantenere la promessa fatta al mercante e desiderosi di lasciarsi alle spalle l'oscura oppressione dell'Underdark, gli avventurieri, dopo aver abbandonato il piccolo villaggio di gnomi, si dirigono verso una caverna poco distante, nota per condurre verso la superficie. La promessa di uscire da quelle profondità oscure accende una nuova speranza nei loro cuori.
Giunti all'entrata della caverna, scoprono una scala scolpita nella roccia che serpeggia verso l'alto, fino alla luce. Avvicinandosi con prudenza, i suoni ovattati delle loro orme si mescolano al misterioso eco di una voce proveniente dall'alto. Un'ombra si materializza davanti a loro, un'entità che sembra fluttuare tra le pareti stesse della grotta. Con voce grave, l'ombra chiede ai viaggiatori di pagare un dazio per passare: la cosa più cara che possiedono.
Luxenia, sperando di ingannare l'entità, offre la conchiglia dipinta di rosso, sostenendo che sia il loro bene più prezioso. Tuttavia, l'ombra la ignora con disprezzo, non interessata a tale ninnolo. Glypen, cercando di negoziare una soluzione alternativa, propone un sacrificio di sangue una volta raggiunto il loro scopo o il cono magico rubato da un Drow, un oggetto dal potere oscuro e misterioso. L'ombra, incuriosita, accetta la proposta del cono e costringe Glypen a suonarlo. Il suono del cono echeggia sinistramente nella caverna, evocando due Driders, creature spaventose che rappresentano una fusione aberrante tra drow e ragno.
Il combattimento che segue è feroce e disperato. I Driders, agili e letali, attaccano con una ferocia senza pari, ma gli avventurieri, spinti dal desiderio di vedere di nuovo la luce del sole, combattono con un'intensità che rasenta la disperazione. Dopo una lotta estenuante, riescono a prevalere, lasciando dietro di sé i corpi esanimi delle creature.
Il villaggio
Finalmente liberi, gli eroi emergono dall'Underdark, i loro occhi che faticano a riabituarsi alla brillantezza del sole. Dopo giorni trascorsi nel buio, il calore e la luce solare sembrano quasi surreali. Raggiungono un villaggio che appare tranquillo e sereno, sebbene molte delle case siano desolatamente vuote, suggerendo una storia non detta di abbandono o forse di tragedia. Nonostante l'apparente pace, l'aria carica di un silenzio non detto lascia gli avventurieri con un senso di inquietudine, come se il viaggio avesse ancora delle sorprese in serbo per loro.